banner

Blog

Aug 18, 2023

L'ultimo lavoro di Lindsey Adelman è stato ispirato da un ritiro di meditazione

L'ultima impresa della lighting designer Lindsey Adelman è iniziata durante un ritiro di meditazione silenziosa, un momento di riflessione che ha dato vita a un nuovo spirito di sperimentazione. Il risultato è LaLAB, una nuova piattaforma incentrata su audaci progetti unici. "È un rifugio all'interno dello studio di scoperta e sorpresa", afferma dell'iniziativa. "Uno in cui riesco a portare il concetto di illuminazione su un piano inesplorato."

I pezzi risultanti, che sono in mostra nello studio di Adelman nel quartiere NoHo di Manhattan come parte della mostra "Soft Opening: Under the Influence", spaziano da delicati cellulari a lampadari caleidoscopici, sposando perfettamente un senso di intimità con gravità e scala.

I nuovi pezzi LaLAB di Adelman sono ambientati in uno sfondo drammatico che promuove un senso di premurosità e spiritualità. Un cortometraggio che ha girato descrive gli affascinanti paesaggi di Joshua Tree e funge da riflessione sul potere e la pervasività della luce naturale; sulla parete opposta sono appesi una serie di suoi dipinti, ciascuno realizzato con pennelli giapponesi e ispirato alle geometrie colorate delle opere tantriche indiane.

Il lancio include tre collezioni: Cages, Mobiles e Rock Lights. Tra queste nuove opere nell'installazione sono posizionati vari "altari", che includono piume, pietre e fronde accuratamente disposte. Alcuni addirittura incorporano oggetti dello studio di Adelman, come ceramiche e lampade a olio in vetro fiammeggiante. "Adoro l'idea che qualsiasi spazio possa diventare sacro, a seconda del modo in cui lo usi", dice Adelman degli altari.

Quell'idea di totem individuali si ritrova nei Mobiles, che incorporano vetro fumé, cotta di maglia e pietre come l'ametista, il quarzo e la malachite. La linea appare altamente personalizzata e individuale, con materiali diversi che si bilanciano tra loro sia dal punto di vista pratico che da quello estetico. Le sagome di pietra grezza continuano in Rock Lights, con gocce di vetro fumé che si accasciano su selenite, diaspro e pirite, mescolando un materiale raffinato, artificiale, con uno completamente naturale.

La serie finale di LaLAB, Cages, sembra la più giubilante, incorporando sfere di vetro incastonate in aste di ottone (la "gabbia") con tavolozze di colori che vanno dal blu lunatico al rosa gomma da masticare. "Ho incorporato minerali naturali per le proprietà metafisiche", afferma Adelman della collezione. "Si tratta davvero solo di giocare e onorare lo spazio vuoto in modo che sia importante quanto il materiale."

Potrebbe piacerti anche

Dall'archivio: visita il rilassato ritiro degli Hamptons di Sarah Jessica Parker

75 cucine piccole (ma potenti) da cui trarre ispirazione proprio in questo istante

Potrebbe piacerti anche
CONDIVIDERE